Camminare, un gesto naturale che va appreso. Il ruolo del biomeccanico

UN INTERESSANTE PROGETTO REALIZZATO NEL 2017 E TUTT’ORA INNOVATIVO.
Camminare è certamente il gesto più naturale che ci viene in mente, non ricordiamo nemmeno più quando lo abbiamo appreso e quanti fallimenti abbiamo dovuto affrontare prima di essere pronti a muoverci nello spazio.

Eppure camminare bene o male fa la differenza nel nostro vivere nell’ambiente e può essere causa di sintomatologie dolorose come di momenti piacevoli.

Soggetti che hanno sviluppato abitudini che portano a camminare malamente certamente faticheranno ad imporsi anche come atleti, oppure lamenteranno continui infortuni.

Lo sviluppo del piede come meccano recettore segue le leggi della fisiologia umana, se dovutamente stimolato soprattutto nell’età infantile se tutelato da calzature ben progettate e costruite può aiutare il futuro adulto ad essere un adulto sano e pronto a viversi il suo mondo senza costrizioni motorie.

Ma davvero possiamo stimolare già prima dell’anno il neo camminatore o prossimo camminatore a fare i giusti movimenti con il piede?

La letteratura internazionale ci aiuta, sembra che già in un’età molto prematura e vicina alla fine del gattonamento sia possibile stimolare il bambino ad imparare i corretti gesti motori del cammino. Se il bambino apprende lo svolgimento dell’elica podalica in relazione al suo piede, potrebbe essere un individuo più pronto dal punto di vista motorio ad affrontare le sfide che la vita e lo sport gli presenterà, e poi sappiamo che con il corpo ed il movimento comunichiamo agli altri quindi saremo più sicuri perché maggiormente consapevoli di noi stessi e del nostro corpo.
Sappiamo che il bambino tende a camminare in modo plantigrado, un modo differente dalla camminata dell’adulto, le gambe sono alla ricerca dell’equilibrio e la caviglia è quasi in assenza di movimento.

L’adulto invece srotola il piede portando il suo peso dall’esterno dello stesso fino allo stacco in corrispondenza del primo metatarso o primo raggio.

Aiutare con stimoli corretti il bambino a fare già dalle prime esperienze i giusti movimenti sarà certamente utile alla creazione di schemi motori appropriati nel futuro adulto sapendo quanto è “plastico” il soggetto su cui stiamo influendo.

Partendo dagli stimoli mi sono chiesto quanto e cosa avessi potuto fare per aiutare e sostenere la crescita e lo sviluppo motorio dei futuri adulti. Grazie agli aiuti , ai consigli ed hai continui confronti con il Podologo Ivan Magnano nasce in CHICCO una nuava concezione di suola e di scarpina.

Una piccola “rivoluzione Copernicana” del modo di vedere le calzature e la loro costruzione, una scarpa non scarpa nel senso che non possiede più la classica suola piatta ma una suola funzionale in grado di funzionare a favore dello sviluppo del soggetto.

Nasce CHICCO IMPARO.
Questa scarpa mette anche in risalto il servizio che la figura del Biomeccanico può avere a vantaggio e a favore della comunità, una figura che non mi stancherò mai di ripeterlo deve venire in fretta nella nostra società riconosciuta come lo è in altri paesi.

RINGRAZIAMENTI:

Grazie al Dott. Ivan Magnano , podologo per i consigli, le critiche e l’aiuto

Grazie al team di sviluppo di Artsana di Verona

Grazie a Luca Pirovano per avere creduto a questo progetto

Grazie ad Elena Acquavita e a tutto l’Osservatorio CHICCO che Lei rappresenta per tutte le volte che avete dovuto farmi rifare le cose e per il preziosissimo aiuto